Diamo il benvenuto ad un nuovo reparto di arredi e sedute: le sedie di design.
Cliccando su “Tavoli e Sedie” nella barra blu in alto nell’homepage di ArredaClick e scegliendo “Sedie” è ora possibile scremare il vasto catalogo che comprende circa 660 prodotti e visualizzare solo le “sedie moderne”, quelle “classiche” e da poco le “sedie di design”. Non necessariamente una scelta esclude l’altra; una sedia può infatti essere di design e avere uno stile moderno e quindi rientrare in entrambe le classificazioni. Abbiamo semplicemente voluto dedicare un reparto a queste sedie e perchè no, agevolare la scelta a chi vuole arredare la casa con pezzi di design.
Cosa trovate in questo reparto? Presentarvi tutti i prodotti in questo articolo sarebbe davvero impossibile, per adesso siamo a quota 105 e il catalogo non smetterà di crescere, ecco quindi le immagini di alcune delle nostre sedie di design.
Con Actulum™ Balans® di Variér il design si fa pratico e funzionale. Questa sedia ergonomica e basculante offre comfort di seduta a chiunque la utilizzi. La struttura a dondolo consente movimenti costanti e naturali che permettono di assumere posizioni corrette e di trarre numerosi vantaggi fisici. Il design è al servizio del corpo e garantisce comodità ed efficacia, aumentando il valore della sedia.

Con Brno Chair il design è un pezzo di storia. Progettata dall’architetto Mies Van Der Rohe, questa sedia è diventata un’icona dell’arredamento. La struttura non ha gambe posteriori e ha due montanti ripiegati su sè stessi per realizzare quelle anteriori e per sostenere la seduta. Il design si ispira alle sedie Cantilever ed è destinato ad essere un modello per la realizzazione di altre sedute.

Anche Tulip è un’icona dell’arredamento, realizzata da Eero Saarinen nel 1955 e descritta da lui con le parole “bisogna farla finita con il caos delle gambe nelle case”.

Con One Chair il design si fa contemporaneo ed esteticamente “leggero”. Il tedesco Konstantin Grcic ha realizzato questa sedia incrociando simmetricamente dei triangoli e creando una sorta di ragnatela. Per la sua forma il design è semplice e minimalista, per il suo utilizzo è versatile. One Chair è infatti disponibile anche nel modello impilabile e con cuscino opzionale.

Con Poly il design si fa moderno ed innovativo. Karim Rashid ha disegnato questa sedia con seduta e schienale diamantati e gambe posteriori inclinate verso l’esterno per slanciare ulteriormente la forma resa già leggera dall’uso del policarbonato. Il design di questa sedia è pluripremiato, Poly ha infatti vinto il ”Best Design 2007″ il “Red Dot Award 2008″ e il “Good Design Award 2008″.

Con Steelwood il design è innovativo e sperimentale. I fratelli Erwan e Ronan Bouroullec hanno infatti combinato in modo unico due materiali tradizionali ma diversi come il legno e l’acciaio. La lamiera con cui è realizzata la parte curva dello schienale richiede ben 10 fasi successive di lavorazione per giungere alla forma finale. Anche il design di questa sedia è stato premiato, questa volta è vincitrice del premio Compasso D’Oro nel 2011.

Con la sedia Trattoria disegnata da Jasper Morrison per Magis il design punta sull’estetica e sulla rivisitazione. E’ infatti la rivisitazione moderna delle classiche sedie da osteria e trattoria, da qui il nome. Il design è sobrio e discreto, vivacizzato dall’uso del colore, policarbonato trasparente colorato in verde, rosso, giallo, azzurro e marrone.

Con la sedia Pelleossa di Miniforms il design è semplice e lineare. Una struttura in legno sorregge una seduta in tessuto cotone o in cuoio naturale o colorato, lasciando lo schienale completamente vuoto. L’essenzialità delle forme e dei materiali richiama ad un design attento ai dettagli ma privo di particolari decorazioni.

Con Xabarth di Joe Velluto il design punta sull’estetica e sull’originalità della forma. Il profilo in metallo laccato e il raccordo tra la base e la seduta ne sono un chiaro esempio.

Se amate il design in modo smisurato e non vi basta arredare la vostra casa con una sedia di design, non potete fare altro che tatuarvela. Non ci credete? Leggete qui. Questo non è amore a prima vista ma a prima…pelle.